17 Nov

Quali canali utilizzare per le segnalazioni di illeciti?

Il Decreto Legislativo 24/2023 impone alle organizzazioni, sia pubbliche che private, l’obbligo di mettere a disposizione canali di segnalazione che garantiscano la protezione delle persone coinvolte e menzionate nella segnalazione, nonché del contenuto e della documentazione ad essa correlata. Questi canali devono inoltre rispettare le disposizioni sulla riservatezza e il trattamento dei dati personali ricevuti, gestiti e condivisi con terzi o da terzi.

Il whistleblowing, ovvero la segnalazione di comportamenti illeciti o scorretti, può essere effettuato attraverso vari canali, a seconda delle circostanze specifiche:

  • Canale interno (all’interno dell’ambito lavorativo).
  • Canale esterno (presso l’Autorità Nazionale AntiCorruzione – ANAC).
  • Divulgazione pubblica (tramite media, mezzi elettronici o altre piattaforme in grado di raggiungere un vasto pubblico).
  • Denuncia all’Autorità giudiziaria o contabile.

La scelta del canale di segnalazione dipende dal settore, pubblico o privato, e dalla natura della segnalazione stessa.

Nel settore privato, i soggetti dispongono di opzioni più limitate rispetto a quelle del settore pubblico.

 

CANALE INTERNO

Per quanto riguarda i canali interni, l’ANAC favorisce l’utilizzo di questi, in quanto sono più vicini alla fonte delle problematiche segnalate. Inoltre, i segnalanti possono ricorrere al canale esterno presso l’ANAC solo in circostanze specifiche previste dalla legge.

I canali interni devono garantire la riservatezza, attraverso l’uso di strumenti di crittografia quando si utilizzano mezzi informatici, per proteggere l’identità del segnalante, del facilitatore e delle persone coinvolte o menzionate nella segnalazione, così come il contenuto e la documentazione ad essa associati.

 

CANALE ESTERNO

I segnalanti possono utilizzare il canale esterno (ANAC) quando:

  • Nel contesto lavorativo non è prevista l’attivazione obbligatoria del canale di segnalazione interna, o se attivato, non è conforme alla legge.
  • Una segnalazione interna non ha avuto seguito.
  • Esiste il rischio di ritorsioni o un pericolo immediato per il pubblico interesse.
 
DIVULGAZIONE PUBBLICA 

La divulgazione pubblica è un’opzione quando:

  • La persona segnalante ha già fatto segnalazioni interne ed esterne senza ottenere risposte entro i termini stabiliti.
  • Sussiste un pericolo immediato o evidente per il pubblico interesse.
  • C’è il timore che una segnalazione esterna non avrebbe un adeguato seguito a causa delle circostanze specifiche del caso, come la possibile distruzione di prove o il coinvolgimento dell’autore della violazione.

È fondamentale sottolineare che le segnalazioni devono essere fatte nell’interesse pubblico o nell’interesse dell’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato. I motivi personali del segnalante non influiscono sulla sua protezione legale.

Fonte: ANAC